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Via libera del Parlamento Ue al Regolamento Dora

Via libera del Parlamento Ue al Regolamento Dora

Il Regolamento DORA (Digital Operational Resilience), approvato il 10 novembre 2022 dal Parlamento UE, garantirà la resilienza operativa digitale per il settore finanziario: banche, assicurazioni e operatori di criptovalute avranno ora due anni di tempo per adeguarsi.

Il Regolamento fa parte del cosiddetto pacchetto di finanza digitale dell’UE che comprende, oltre a DORA, altre normative nell’ambito delle cripto-attività (MiCA, infrastrutture di mercato basate sulle DLT) e una serie di modifiche a direttive esistenti per renderle coerenti con le nuove normative, in particolare con DORA.

Ora anche il Consiglio deve adottare formalmente il testo prima che venga pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Ue e entri in vigore. Si tratta però solo di un passaggio formale della procedura e il testo dovrebbe andare in Gazzetta Ue entro un mese. Gli obblighi del nuovo regolamento entreranno in vigore entro 24 mesi dalla pubblicazione,quindi gli operatori avranno tempo fino a dicembre 2024 per prepararsi a rispondere ai nuovi requisiti. Però gli operatori avranno in effetti meno di due anni visto che le bozze di Regulatory technical standards (Rts) dovranno essere presentate entro 12 mesi.

Rientrano nell’ambito di applicazione le seguenti entità:

(a) enti creditizi;

(b) istituti di pagamento;

(c) istituti di moneta elettronica;

(d) imprese di investimento;

(e) fornitori di servizi per le cripto-attività, emittenti di cripto-attività, emittenti di token collegati ad attività ed emittenti di token collegati ad attività significativi;

(f) depositari centrali di titoli;

(g )controparti centrali;

(h )sedi di negoziazione;

(i) repertori di dati sulle negoziazioni;

(j) gestori di fondi di investimento alternativi;

(k) società di gestione;

(l) fornitori di servizi di comunicazione dati;

(m)imprese di assicurazione e di riassicurazione;

(n)intermediari assicurativi, intermediari riassicurativi e intermediari assicurativi a titolo accessorio;

(o) enti pensionistici aziendali o professionali;

(p) agenzie di rating del credito;

(q) revisori legali e imprese di revisione:

(r) amministratori degli indici di riferimento critici;

(s) fornitori di servizi di crowdfunding;

(t) repertori di dati sulle cartolarizzazioni;

(u) fornitori terzi di servizi di TIC.

DOCUMENTAZIONE

Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio

Sede di Milano

Via Vincenzo Monti, 8 - 20123 Milano
(+39) 02 87186784

Uffici di Roma

Viale Angelico, 90 - 00195 Roma
(+39) 06 45665431

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